In molti settori il sito web viene utilizzato per generare lead orientate a favorire le vendite che vengono convertite offline.
Il tipo più comune di lead è quella proveniente dai form di contatto del sito. Possiamo classificare queste lead come:
Ci sono due metodi per tracciare le conversioni provenienti dai form di contatto:
Il CRM è uno strumento che viene utilizzato per tenere traccia dei contatti, gestire le lead e archiviare tutte le informazioni sui contatti.
Nel metodo tradizionale, un utente compila il form di contatto sul sito e lo invia. Quindi puoi tracciare la URL della pagina di ringraziamento come “Obiettivo di destinazione” in Google Analytics:
Questo è il metodo più comune e ampiamente utilizzato in Google Analytics. Il problema di questo metodo è la difficoltà nel tracciare quali sono le lead qualificate da quelle che si sono convertite in una vendita.
Il funzionamento di questo metodo è il seguente:
Questo è il modo migliore per tenere traccia delle conversioni che vengono acquisite online e concluse offline.
Prima di poter tracciare lead qualificate e conversioni di vendita in GA, è necessario:
Il CRM è fondamentale nel momento in cui vogliamo identificare le lead che riceviamo e assegnare loro un valore monetario. La funzionalità Web a lead permette che ad ogni invio di un form di contatto dal sito venga creato automaticamente un profilo di contatto nel CRM.
Le funzionalità di tracciamento sono pressoché infinite, ma un dato su tutti che è importante inviare al CRM è lo user ID associato all’utente del sito web. Senza di esso non saremo in grado di mappare la richiesta dal form di contatto e associarla all’utente corretto in Google Analytics. Avere lo user ID ci permette di ricostruire l’intero percorso di navigazione dell’utente, dal suo ingresso nel sito, alla compilazione del form di contatto, fino alla chiusura della vendita avvenuta offline.
Oltre allo user ID dovresti considerare l’invio di altri dati come la sorgente della campagna, il mezzo e il referral.
Per acquisire ulteriori dati ed inviarli a Google Analytics è consigliato l’utilizzo di Google Tag Manager. Ad esempio, per acquisire lo user ID, è possibile scrivere una semplice funzione che catturi automaticamente l’ID dal cookie di Google Analytics e lo memorizzi in una dimensione personalizzata di GA con un ambito a livello di utente appena quest’ultimo visita il tuo sito web. Se vuoi approfondire, scopri come tracciare eventi ed obiettivi con Google Tag Manager.
Ora non ti resta che creare i campi personalizzati corrispondenti nel tuo CRM, ad esempio un campo per la memorizzazione dello user ID, un altro per archiviare l’origine della campagna, e così via.
I dati aggiuntivi menzionati nel paragrafo precedente sono quelli che di solito non vengono richiesti all’utente attraverso il form di contatto. Quindi, al fine di inviare questi dati in aggiunta a quelli raccolti dal form, è necessario implementare uno script che possa trasmetterli attraverso campi di input nascosti nel form. I campi ovviamente non saranno visibili ai tuoi utenti.
Ad esempio, per aggiungere un campo di input nascosto per l’invio dello user ID si opera in questo modo:
<form action=”” name=”contactForm”>
Nome: <input type=”text” name=”nome”>
<input type=”hidden” id=”iserID_field” name=”userID_field” value=””>
<input type=”submit” value=”Invia” name=”btnSubmit”>
</form>
Tramite i campi nascosti è possibile inviare al proprio CRM ulteriori dati insieme a quelli raccolti tramite il form di contatto.
Esporta i dati dal tuo CRM una volta a settimana e preparali per l’importazione in Google Analytics. I passaggi per l’importazione sono i seguenti:
In questo modo avrai a disposizione nei rapporti di Google Analytics anche le conversioni avvenute offline grazie alla comunicazione con il tuo CRM.
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