L’accelerazione verso il digitale data dalla pandemia COVID-19 non ha risparmiato il mondo del lavoro.
In 30 giorni è accaduto quello che sarebbe probabilmente accaduto in 10 anni:
Questa nuova modalità di lavoro è stata identificata come “Smart working”, termine inglese che può essere tradotto in “lavoro agile”. Nella maggior parte dei casi, è più corretto definire il passaggio come da lavoro “in sede” a lavoro “in remoto”; ma tant’è . Senza fermarsi su terminologie e dettagli il lavoro “agile” ( o Smart Working ) rappresenta invece una grande opportunità per tutti.
Lo #smartworking spaventa soprattutto perché rischia di spostare e ridistribuire la ricchezza; di rompere l’ordine precostituito relativo alle locazioni immobiliari delle grandi città. Il commercio “ufficio centrico” si trova in una situazione simile a quella in cui si sono trovati i taxisti con Uber e gli albergatori con Airbnb, tanto per citare un paio di esempi noti.
I “landlord” londinesi, vedono intaccate ( e dico intaccate… non eliminate.. ) le loro rendite milionarie; i fondi immobiliari, la ristorazione “da ufficio”, i “fast food” devono rivedere i loro modelli di business; d’altro canto, ci sono grandi opportunità per chi saprà cogliere i cambiamenti in atto.
“Lo smart working può funzionare in momenti e occasioni speciali, ma non può diventare né la regola generale né il futuro, a meno che non si vogliano massacrare commercio e servizi, desertificando quartieri e città col rischio di diminuire perfino la sicurezza”.
L’ha detto un politico italiano; a prescindere dall’appartenenza politica, non si capisce perché, e senza cognizione di causa, si vogliano spingere posizioni di questo genere .
E’ necessario prima di tutto ripartire dal presupposto che imprenditore e collaboratori hanno 1 obiettivo comune: la creazione di valore per i soci, gli investitori, i collaboratori, gli stakeholder, l’azienda e le comunità nelle quali essa vive. Anche il benessere dei collaboratori, dei dirigenti e dei soci / imprenditori, tutti allo stesso livello da questo punto di vista, rientra nell’ambito della creazione di valore.
Detto questo, lo smart working, se scelto dalle controparti e flessibile, presenta solo vantaggi; sono l’imprenditore ed i collaboratori a concordare tempi, luoghi e modalità di lavoro nell’ottica della creazione di valore e del bene comune. Almeno questa è la mia / nostra posizione in quanto azienda; posizione supportata da esperienze, dati, risultati. E non capisco perché qualcuno dovrebbe andare ad interferire in qualcosa che è positivo per tutti gli interlocutori e da loro stessi scelto nella totale libertà e concertazione.
Proviamo qui ad elencare una serie di vantaggi:
Nonostante le performance possano rimanere inalterate o in alcuni casi migliorate, nonostante il “work-life balance” possa essere eccezionale, nonostante costi operativi scendano, è difficile creare e mantenere una cultura aziendale di successo con i dipendenti che lavorano da remoto, specialmente per le aziende giovani. Sintra ha cercato di sopperire all’effetto “distaccamento” attraverso:
In un’intervista per il Wall Street Journal, il Fondatore di Netflix Red Hastings, esprime la sua negatività sullo smart Working. Hastings non vede molte positività e crede a regime si ritornerà a 4 giorni in ufficio ed 1 giorno di lavoro remoto. Quando? Dal suo punto di vista, anche 1 giorno dopo l’ approvazione di un vaccino; più realisticamente, 6 mesi dopo visti i tempi che si renderanno necessari per la distribuzione dello stesso .
Chi ha ragione? Dipenderà da noi; dalla nostra resilienza, dalla nostra voglia di costruire modelli di business, di lavoro, di vita diversi. Se sapremo accelerare ed accogliere il cambiamento sfruttando le opportunità, avremo l’occasione di influenzare cambiamenti della società impensabili fino a 6 mesi fa.
Lo smart working per essere produttivo deve essere organizzato e supportato da investimenti per consolidare la produttività. Cosa significa? Significa creare appositi accordi con i dipendenti che consentano alle persone di lavorare nelle stesse condizioni di un ufficio aziendale.
Un luogo di lavoro sarà sempre più teatro di momenti ed esperienze straordinarie; avremo la necessità di performance strutturali, emotive e funzionali sempre più all’avanguardia per far percepire nuove emozioni e stimolare creatività, motivazione, fedeltà e gratitudine all’azienda per la quale lavoriamo.
5 motivi per essere favorevoli allo smart working – Alessandro Rico